Tutti da piccoli si sono sentiti raccontare la storia dei 3 porcellini. Nonostante ciò sono pochi coloro che si accorgono di trovarsi nella stessa condizione dei due porcellini meno furbi, quelli che si costruirono una casetta di paglia o di legno.
Oggi voglio proporti una trasposizione della fiaba dei tre porcellini in una chiave diversa. Immagina di essere un porcellino, il lupo cattivo è l’insieme dei rischi che i tuoi dati corrono quotidianamente, e la casetta rappresenta il sistema di protezione al quale hai deciso di affidare i tuoi dati.
La casetta di paglia
Stai correndo un rischio mortale, se nella tua azienda non hai previsto una strategia di salvataggio dati, abbagliato da teorie folli come:
-
Non ci sono dati importanti sui nostri computer;
-
Il server ha due dischi sui quali vengono salvati i dati e non mi serve salvarli poiché sono già duplicati;
-
I computer sono nuovi quindi non prevedo che si guastino;
-
Qualsiasi altra ragione ritieni possa esentarti dal salvare i dati.
Ti sei nascosto in una casetta di paglia, cacciandoti in una situazione dove ti basterebbe un banalissimo errore umano per crearti un danno incalcolabile. Pensa ad una cancellazione accidentale, uno stupidissimo virus, il guasto di un disco. Tutte situazioni che vedo verificarsi ogni giorno e che potrebbero metterti in ginocchio. Il lupo spazzerebbe via la tua casetta con un soffio e utilizzerebbe la paglia per accendere il fuoco necessario per cuocerti. In un attimo ti troveresti con una mela in bocca e una carota bella grossa… non ti dico dove.
La casetta di legno
Se hai previsto delle soluzioni “amatoriali” di salvataggio e ripristino dei dati stai correndo in ogni caso un rischio altissimo. Tieni conto del fatto che una soluzione di backup acquistata e pagata, magari, un sacco di soldi, non per forza di cose rappresenta una soluzione sicura. Qualsiasi soluzione di salvataggio richiede un costante impegno per il monitoraggio, poiché devi essere sempre certo al 100% che i salvataggi vengano effettuati in modo costante e completo.
Quando faccio visita per la prima volta ad un nuovo cliente, in modo abbastanza arrogante esordisco dicendo: “Buongiorno, mi chiamo Andrea Monguzzi e voi non state effettuando un backup dei dati”. Per una ragione o per l’altra indovino nel 95% dei casi, quindi credimi. Se ti dico che la soluzione di backup che hai pagato ed implementato non sta funzionando a dovere, è molto probabile che tu sia senza salvataggi.
Nel migliore dei casi, invece, hai i salvataggi eseguiti regolarmente ma non hai idea di quanto tempo sia necessario, in caso di guasto, per ripristinare la tua operatività. Tre giorni, una settimana, 10 giorni… Tempi che non ti puoi permettere e che rischiano di spezzarti le ginocchia in modo netto e doloroso.
Una situazione del genere rappresenta la tua casetta di legno. Il lupo è la fuori, pronto a farla crollare e prendere un bastone per darti una botta in testa, tramortirti e buttarti nel pentolone ancora vivo.
La casetta di mattoni
La casetta di mattoni è l’unica soluzione sicura alla quale puoi pensare di affidarti.
Rappresenta un sistema di salvataggio e ripristino dei dati che abbia le seguenti caratteristiche:
-
Esecuzione dei salvataggi più volte durante la giornata;
-
Esito dei salvataggi monitorato costantemente e sistema di notifica di eventuali esiti negativi;
-
Tempi di ripristino dei dati brevi, certi e quantificabili, a seguito di un qualsiasi evento disastroso;
-
Possibilità di eseguire dei test periodici di ripristino, per verificare che la pianificazione delle politiche di backup e recupero sia sempre corretta, attuale e attuabile;
-
Possibilità di conservare una copia dei tuoi dati al di fuori della tua sede, così da scongiurare una perdita a seguito di calamità o furto.
Un sistema composto da tutte queste caratteristiche è un sistema sicuro e affidabile. E’ la tua casetta di mattoni, con recinzione in filo spinato, videosorveglianza e vigilanza armata. E’ l’unico metodo che hai per poterti chiudere dentro casa e osservare il lupo dalla tua finestra, sorseggiando una cioccolata calda. Potrai restare li tranquillo nell’attesa che, una volta persa la pazienza soffiando contro le tue mura, il dannato lupo decida di dedicarsi alla casa di qualcun altro. Qualcuno che non ha dimostrato di possedere il tuo spirito di sopravvivenza e che si ostina a vivere in una casetta di paglia o di legno.
Il mondo, la fuori, è pieno di stupidi porcellini. Se non vuoi essere uno di loro clicca su questo link!
Ultimi post di Andrea Monguzzi (vedi tutti)
- La vittima conosceva l’assassino - 1 gennaio 1970
- Ripartire dopo un danno? Il backup non sempre basta. - 1 gennaio 1970
- Perché l’Italia è senza speranza? - 1 gennaio 1970